Igienizzare e Sanificare correttamente gli impianti climatici è cosa buona e giusta da effettuare almeno una volta all’anno e comunque, se non è stato mai effettuato, quanto prima.

“In primis bisogna chiarire l’importante distinzione tra “sanificazione” ed “igienizzazione”, due termini che spesso si tendono a confondere.

L’igienizzazione dei condizionatori rimuove e neutralizza gli odori di sporco e depositi di natura organica e inorganica che si accumulano nelle varie parti che compongono l’apparecchio.

La sanificazione degli impianti aeraulici e di climatizzazione dell’aria, invece, si riferisce a quell’insieme di operazioni di pulizia meccanica di parti e componenti di un impianto, e della successiva attività di disinfezione con specifici prodotti chimici disinfettanti.

La sanificazione ed igienizzazione dei climatizzatori è una prassi da non trascurare mai, soprattutto in vista dell’estate, e resa ancora più necessaria dall’emergenza sanitaria appena superata (speriamo).

Ciò vale soprattutto all’interno di un ambiente chiuso, come un luogo di lavoro, dove è essenziale, oltre che obbligatorio per legge, preservare la salubrità dell’aria respirata.

Senza un’adeguata manutenzione, gli impianti aeraulici e di condizionamento dell’aria sono il veicolo principale della contaminazione dell’aria indoor e della diffusione di inquinanti chimici e microrganismi patogeni nocivi.

Per questo le attività di sanificazione, accanto a quelle di igienizzazione tradizionale, rappresentano l’elemento chiave in grado di garantire la massima qualità dell’aria negli ambienti indoor serviti.

Soprattutto durante l’estate, manutenzione, igienizzazione e disinfezione dei condizionatori sono il primo step da compiere prima di rimettere in funzione l’impianto ed affrontare al meglio la calura estiva.

La sanificazione dei condizionatori va eseguita per 3 motivi principali:

  • Assicurare il buon funzionamento dell’impianto ed evitare sprechi energetici nel suo utilizzo;
  • Purificare l’aria respirata;
  • Ridurre la concentrazione di polveri, agenti inquinanti, batteri ed altri patogeni nell’aria.

L’80%-90% della vita di ogni individuo è trascorsa all’interno, tra le mura di casa o negli ambienti di lavoro. Questo è il motivo per cui l’aria indoor che si respira deve essere il più possibile priva di inquinanti e sostanze dannose per la salute.

Laddove il ricambio di aria non si può ottenere aprendo porte e finestre, ci sono gli impianti di ventilazione meccanica e di condizionamento dell’aria a garantire un ricircolo continuo di aria fresca e pulita.

Un impianto di climatizzazione non adeguatamente pulito, potrebbe contribuire a veicolare nell’ambiente polvere sottili, polline, batteri ed altri agenti patogeni aerodispersi. Condizione questa che può generare malesseri, allergie, irritazioni e infezioni alle vie respiratorie. (fonte AriaSicura)”.

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